- Sfida delicata quella tra Parma e Sampdoria che, arrivate alla penultima giornata della Fase 1, si ritrovano appaiate all'ultimo posto della classifica con 10 punti. Le blucerchiate, nonostante la lunga striscia negativa in campionato, hanno appena battuto l'Inter in Coppa Italia rimontando ben 3 gol e venendo eliminate poi solo ai rigori. Il Parma però ha troppa voglia di vincere e dal 1' pressa e attacca la difesa della Samp a testa bassa, arrivando all'intervallo con i gol di Lázaro e Farrelly e sfiorando il 3-0 con Corbin. 3-0 che arriva comunque nella ripresa, di nuovo con Lázaro, prima del rigore trasformato da Bonfantini per il 3-1 finale.
- L'assetto del Parma sembra ormai ruotare con qualche variazione attorno al 4-3-2-1. Stavolta è Corbin il terminale offensivo, ma la giocatrice di Seattle svaria molto così come Paloma Lázaro, mentre Arcangeli agisce più sul lato sinistro, coadiuvata da Santoro di nuovo in posizione mancina a coprire come sempre tutta la fascia. Dall'altra parte è Arrigoni a fare su e giù lungo la linea di destra, coperta alle spalle da Heroum che, al centro della difesa, fa coppia con Jelenčić. Cox agisce nuovamente da mediano basso con Farrelly e Bardin a coprire e costruire in mezzo al campo. Sono ancora fuori Banušić e Maia, cui si aggiunge Marchão che dovrebbe essere in partenza per la Nuova Zelanda dove con il Portogallo proverà a conquistare la prima storica qualificazione ai Mondiali. Importante ritorno in campo invece per Valeria Pirone, assente dalla 6ª giornata ed entrata nella ripresa insieme a Cambiaghi, Vaitukaitytė, Árnadóttir e Williams. Riserva di lusso bomber Martinovic, che ha potuto rifiatare dopo aver tenuto accesso il morale del gruppo nei momenti più difficili.
- È stata la giornata delle prime volte. Come la prima striscia di tre risultati utili consecutivi, la prima tripletta di squadra in campionato, la prima doppietta di una giocatrice crociata e i primi gol di Paloma Lázaro e Niamh Farrelly. Ma soprattutto è la prima volta dalla 6ª giornata che il Parma si trova fuori dalla zona retrocessione. L'ultima volta era stato proprio in occasione dell'ultima gara giocata da capitan Pirone.
- L'impatto di Lázaro e Corbin è stato innegabile, ma la verità è che per arrivare a questo risultato è servito l'impegno di ogni singola componente della squadra, è servito cadere e rialzarsi, soffrire e non arrendersi neanche dopo la delusione di partite in cui il risultato sembrava davvero a un passo. E forse è stata la memoria di quei momenti a far tremare un po' le gambe nei minuti finali della partita con la Sampdoria. Questa squadra però sa giocare a calcio e sa anche soffrire e questa è la sua forza. Da qui alla fine servirà tutto, la memoria delle sconfitte e la consapevolezza di poter vincere contro chiunque. Avanti così.
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