Impressioni varie sulla terza giornata: Fiorentina - Parma (2-1)

 

- Seconda trasferta, seconda squadra di vertice affrontata e purtroppo anche seconda sconfitta in campionato per il Parma. Rispetto alla gara con l'Inter, però, questa volta la Fiorentina ha dovuto  sudarsela fino alla fine, nonostante il vantaggio non indifferente di ritrovarsi subito sopra di un gol grazie al rigore di Kajan. La partita è infatti rimasta aperta fino all'ultimo, con la Fiorentina che è riuscita a riportarsi di nuovo avanti con Catena, appena dopo il bel pareggio di Martinovic su invito di Marchão, senza però riuscire mai a chiuderla. Anzi, la stessa Martinovic ha poi graziato Schroffenegger mandando a lato, sempre di testa, un bel cross di Santoro.

- Per la trasferta fiorentina, Ulderici ha riproposto le tre punte, inserendo Martinovic e lasciando inizialmente a riposo Silvioni, con Marchão ad agire più alta rispetto a Farrelly e Benoît, in una sorta di 4-2-1-3. Con l'ingresso di Bardin per Jelenčić, la portoghese è poi passata sulla fascia mancina, mentre è avanzata Silvioni entrata in precedenza per Farrelly. Nel tentativo finale di recuperare il risultato, Ulderici ha inserito anche Acuti come ala destra a comporre una linea d'attacco a 4.

- Sconfitta a parte, le differenze con la gara d'esordio a Milano sono state numerose. La squadra ha ormai assimilato maggiormente lo spartito ed è riuscita a rimanere in partita fino all'ultimo. Dal punto di vista del gioco, con il tridente la squadra ha però forse risentito un po' della mancanza di un altro riferimento in mezzo al campo, qual era stata Silvioni al Tardini lunedì. Con Marchão molto avanzata e Farrelly a fare avanti e indietro, era spesso solo Benoît ad abbassarsi a prendere palla, subendo però la pressione delle viola. In generale, la risalita del campo è stata più difficile rispetto alla gara col Sassuolo con la squadra a volte un po' tagliata in due. In attesa di recuperare Ippolito, è proseguito poi l'impiego di Marchão sulla trequarti, anche se la portoghese continua a sembrare più a suo agio quando può agire partendo dalla fascia. In ogni caso, nessuna delle crociate ha demeritato, pur in una partita non facile.

- Purtroppo c'è poco spazio per rifiatare, anche perché le opzioni sono un po' contate al momento specie a centrocampo, con Errico e Vaitukaitytė ancora lontane dal recupero, e per ora la possibilità più concreta forse è quella di vedere in campo Giovana Maia o Williams per liberare il jolly Heroum, che pure sta interpretando bene il ruolo di centrale difensiva. Un'altra opzione, da provare magari in Coppa Italia mercoledì, potrebbe essere anche Arrigoni (uscita stremata ieri nella gara della Primavera dopo un'ora di corse a bucare palla al piede la trequarti della Juventus), che ha già giocato a centrocampo nel Verona l'anno scorso. Sicuramente un minimo di turnover a Cesena potrebbe essere necessario.

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