Impressioni varie sulla prima storica vittoria in A: Parma-Sassuolo (2-1)

 

Foto Marco Vasini

- Inutile girarci troppo intorno, è stata una grandissima partita e una grandissima e storica prima vittoria per il Parma in Serie A, davanti a un fantastico pubblico che ha risposto alla grande all'appello della società. La gara in realtà inizia subito in salita con il vantaggio di Pondini per il Sassuolo arrivato quando la squadra di Ulderici stava ancora scaldando i motori, ma il Parma non si scompone più di tanto e, anzi, inizia a macinare gioco e ad alzare il baricentro trovando prima il rigore con Pirone, che colpisce il palo con Kresche spiazzata, e poi il caparbio gol del pareggio di Cambiaghi. Prima dell'intervallo Pirone ci riprova con un bel tiro che finisce però sull'esterno della rete. Nella ripresa la squadra di Piovani prova a riorganizzarsi con l'ingresso di Bellucci e Bragonzi, ma è di nuovo il Parma a sfiorare il vantaggio con Farrelly, che calcia a lato da dentro l'area, e con un bel tiro di Silvioni da fuori che Kresche deve togliere dall'angolino. È quindi Capelletti a salvare il risultato andando giù come un fulmine a bloccare un tiro altrettanto fulmineo di Bragonzi. La replica tocca a Bardin che di testa su angolo di Marchão trova Filangeri sulla linea con Kresche battuta. Una serata già storica diventa infine anche magica allo scoccare del 90° minuto, quando la bellissima traiettoria disegnata da Benoît sorvola la barriera e porta i primi tre punti in campionato per la squadra di Ulderici.

- Il Parma affronta la prima al Tardini dovendo fare a meno di Banusic e ridisegnandosi con un 4-3-1-2 che, rispetto alla gara con l'Inter vede l'arretramento di Heroum da centrocampista a centrale di difesa, posizione che due settimane fa aveva occupato solo tra l'uscita di Nicolini e l'ingresso di Farrelly. Proprio l'irlandese viene invece schierata dal primo minuto nella zona destra del centrocampo, con in mezzo la solita Benoît e a sinistra Marchão. Da trequartista gioca inizialmente Silvioni, per poi scambiarsi di posizione proprio con la portoghese a circa metà del primo tempo. Confermate, sulle fasce, Santoro e Jelenčić e, davanti, Cambiaghi e capitan Pirone. Complici le molte assenza Ulderici opererà solo tre cambi, con Bardin per Farrelly e Martinovic per Cambiaghi, inserendo nel finale Acuti nella posizione di Silvioni, tornata negli ultimi minuti ad agire da trequartista al posto dell'uscente Marchão.

- Salvo una primissima parte di gara in cui arriva sfortunatamente il vantaggio del Sassuolo mentre le giocatrici crociate stanno ancora prendendo le misure dello schieramento in campo, il Parma di Ulderici ha mostrato una prova di una solidità non scontata considerando il breve percorso compiuto finora dalla squadra. A impressionare è infatti la maturità e la sicurezza con cui le giocatrici hanno reagito al gol subito, giocando palla a terra e pressando in avanti le avversarie con costanza e organizzazione. In questo senso ottima la prova del centrocampo, con Farrelly a portare grande intensità, sempre col fiato sul collo delle giocatrici del Sassuolo, ma anche abile a non buttare via il pallone, così come Benoît, tatticamente impeccabile e onnipresente, punto di riferimento della squadra e con una certa abilità nei calci piazzati... Sempre più sicura Silvioni, preziosa in entrambi le fasi e pericolosa al tiro. Grande impegno anche da parte di Marchão, nonostante una partita giocata lontana dalla linea laterale cui è più abituata. Grande gara nelle due fasi pure per Santoro e Jelenčić, brave a far scivolare la linea di difesa da una parte e dall'altra dando manforte al centrocampo per creare densità nella zona della palla e proponendosi anche in avanti. Dietro grande attenzione da parte di Heroum e Cox, con l'inglese che non perde mai di vista Clelland che infatti alla fine viene richiamata in panchina dopo una gara sottotono, ma anche da parte di Capelletti con una prova di grande sicurezza e con un paio di interventi che potrebbero interessare Bertolini. Davanti Pirone corre per tre, sbucando da tutte le parti, guadagnandosi un rigore e sfiorando più volte il gol, mentre Cambiaghi si inventa un gol bellissimo per forza e potenza, tenendo poi sempre in apprensione la retroguardia neroverde, così come Martinovic la cui fastidiosa presenza in area costringe Mella, nel dubbio, a stenderla anche a palla lontana e a concedere a Benoît la mattonella da cui deciderà la partita. Ottimo anche l'ingresso di Bardin che prosegue sullo stesso spartito il lavoro di Farrelly, sfiorando anche lei il gol, mentre è un'ottima notizia il ritorno in campo di Acuti che offre una preziosa alternativa in mezzo. Insomma possiamo dire che la squadra ormai c'è e, pur grazie a due gol di assoluta classe individuale, la vittoria è sicuramente una vittoria di squadra ed è una vittoria che arriva nel momento giusto. La storia è appena iniziata.

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