Impressioni varie su Parma-Ravenna (3-1)

 

- Alla sesta partita in assoluto del nuovo Parma di Ulderici arriva finalmente una vittoria, che certo non porta punti ma un po' di morale sì. Una vittoria piena e mai in dubbio, con il gol delle ravennati che arriva solo a 20 minuti dalla fine su autogol. Le reti del Parma erano già arrivate prima, da calcio piazzato (Martinovic) e da due azioni nate da un recupero palla con seguente lancio in area per Cambiaghi, che prima crea i presupposti per il tap-in di Santoro e poi la insacca direttamente per il 3-0.

- Le assenze condizionano nuovamente lo schieramento iniziale, con quelle delle nazionali che si aggiungono a quelle delle indisponibili. Ulderici è a corto di terzine, con Jelenčić, Heroum e Marchão impegnate nelle qualificazioni al mondiale, e dirotta Santoro a sinistra inserendo sulla fascia destra Nicolini. Le centrali di difesa sono quindi Cox e Caiazzo, mentre Farrelly torna al ruolo di centrocampista insieme a Silvioni (due assist oggi) e Bardin. Davanti capitan Pirone, Martinovic e Cambiaghi. Banusic non è neanche in panchina e con anche Ippolito e Micheli fuori le opzioni in attacco iniziano a scarseggiare. Le buone notizie invece sono il rientro di Acuti, assente nelle ultime uscite, e l'esordio di Williams, entrambe entrate nella ripresa così come Verrino, Remondini e Puntoni.

- La partita, a poco più di un mese e mezzo dal primo raduno delle giocatrici, serviva certo a proseguire nel percorso di costruzione della squadra e ad aumentarne l'affiatamento. Ma alla fine è stato altrettanto positivo essersi tolte il pensiero della vittoria che ancora mancava e che rischiava di far accumulare un po' di negatività. Negatività che sicuramente non avrebbe aiutato proprio quel percorso di costruzione del gruppo e quindi del gioco. Il Parma sa anche vincere e quindi ora sotto con il Sassuolo e la prima al Tardini.

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